I fondi comuni di investimento (chiamati in breve fondi comuni) sono strumenti collettivi di investimento del risparmio. In pratica ogni risparmiatore compra le quote del fondo comune: il denaro così raccolto dai vari risparmiatori che hanno comprato quote del fondo stesso viene investito dalla sgr (Società di Gestione del Risparmio), secondo il tipo di fondo, in strumenti monetari, obbligazioni o azioni.
Risulta essere quindi la sgr, attraverso un gestore, a scegliere come investire il patrimonio del fondo. In ogni caso il patrimonio di ogni fondo è autonomo rispetto al patrimonio della sgr e al patrimonio degli altri fondi gestiti dalla stessa sgr.
Quindi, se una sgr gestisce tre fondi comuni differenti (ad esempio un monetario, un obbligazionario e un fondo azionario) ci saranno 4 distinti patrimoni distinti e autonomi: quello della sgr e quello dei tre fondi comuni di investimento. Gli investimenti effettuati con il patrimonio del fondo azionario influenzano solo le performance del fondo comune azionario, ma non quello degli altri fondi; lo stesso vale per tutti gli altri fondi. E la sgr non può usare il patrimonio di uno dei fondi per far fronte a suoi debiti o obbligazioni.
Chiarito questo aspetto, bisogna dire che esistono diverse tipologie di fondi comuni, a seconda del tipo di strumenti in cui investono. In base al modo in cui investono, i fondi possono essere più o meno rischiosi (il loro prezzo può variare maggiormente). Per esempio, un fondo comune azionario è più rischioso di un fondo comune obbligazionario, che a sua volta è più rischioso di un fondo comune monetario.
Ecco i tipi di fondi comuni più diffusi
-Fondi comuni azionari
-Fondi comuni bilanciati
-Fondi comuni flessibili
-Fondi comuni obbligazionari
-Fondi comuni monetari
-Fondi di fondi
– ETF
-Fondi comuni immobiliari
Una cosa diversa dai fondi comuni di investimento di diritto italiano sono gli hedge fund, relativamente a cui è possibile vedere questa guida su Dizionarioeconomico.com, cioè fondi di investimento riservati a grandi investitori che hanno come obiettivo la produzione di un rendimento abbastanza costante nel tempo, non correlato con quello dei mercati di riferimento.