Ci limitiamo a questi pochi, semplici e intuitivi indicatori per aiutare gli investitori ad individuare con immediatezza
se un titolo è interessante o meno.
Per fare un esempio più volte adottato, supponiamo che la pietra di paragone ( Benchmark ) sia
un rendimento dei Buoni del Tesoro ( Treasuries ) decennali del 5%
Orbene, in corrispondenza di un tale parametro, un titolo azionario interessante avrà un
Price/Book Value (P/BV) compreso fra 0,8 e 2
Price/Earning ( P/E ) compreso fra 12 e 24
Price Earnings to Growth ( PEG ) compreso fra 0,8 e 2
Sotto a tali valori, per capire se ci si trova di fronte ad un titolo troppo sottovalutato, che rappresenta quindi una buona opportunità di
investimento, occorre valutare caso per caso, confrontando innanzitutto i dati con quelli dei principali concorrenti. E poi leggendo le
più recenti notizie riguardanti la società in esame.
E per le azioni che distribuiscono un regolare dividendo, un
Yield compreso fra 2,5 e 5 %
Pay Out Ratio intorno al 50%
Un rendimento di molto al di sopra di questi parametri va preso in considerazione solo dopo aver confrontato il rendimento offerto dalle
società concorrenti. Per esempio, un caso a parte sono certe tipologie societarie come i REIT e le MLP, che offrono rendimenti anche
molto superiori alla media per ragioni fiscali, e per le stesse ragioni hanno Pay Out Ratio molto elevati.
Questa naturalmente è pura teoria: come abbiamo illustrato ne la nostra filosofia, non esistono formule magiche
per arricchirsi in Borsa. Esistono metodi per difendersi e prosperare. E questo è sicuramente un buon metodo,
specialmente se applicato con intelligenza e la dovuta elasticità mentale. Difatti, di titoli aventi tutte assieme
tali caratteristiche ne troverete ben pochi. A voi decidere a cosa rinunciare: se ad esempio ad un alto tasso
di crescita o ad un buon reddito. A voi decidere quali rischi assumervi.
I mercati vivono di incertezze e di mutevoli speranze che causano una continua instabilità nei prezzi. Semmai
esistesse una formula, magica o scientifica, capace di annullare le incertezze, segnerebbe la fine dei mercati
finanziari ed ogni nostro discorso a riguardo diverrebbe inutile.
Per coloro i quali vogliono approfondire questa analisi, ovviamente, sono a disposizione molti altri indicatori che troverete nelle pagine
a seguire. Più indicatori si seguono, inferiore è il rischio. Più indicatori si seguono, più grandi sono le possibilità di trarre profitto dalla
Regola Aurea che abbiamo illustrato nella nostra introduzione all’Analisi Fondamentale. Nei momenti di panico infatti
i mercati vengono colti da un terrore quasi sempre irrazionale che è dolce miele per gli investitori e cicuta per gli speculatori a breve.
Seguire i dettami della ragione è comunque e sempre un buon consiglio, e non solo per chi opera nei mercati finanziari.