Una delle professioni emergenti in Italia, che offre buoni sbocchi occupazionali, è quella del credit manager, mentre in altri Paesi esiste già da anni.
Lavorare come credit manager, al contrario di quello che si potrebbe pensare significa molto di più che essere semplicemente addetti al recupero credito, ma significa unire tutta una serie di competenze sia amministrative che legali.
Risulta essere dunque una figura professionale che si occupa di gestire il credito delle piccole e grandi aziende, un ruolo molto delicato. La conseguenza di questo è che gli stipendi sono molto interessanti. In base a questa guida sul credit manager presente su Professioniecarriere.com lo stipendio medio è di circa 40000 euro.
Risulta essere colui che si occupa di recuperare i crediti in caso di insoluti. Pensiamo a tutte quelle aziende che commercializzano i prodotti e sono “costrette” a fare credito ai loro clienti, che poi bisogna recuperare.
Il credit manager opera sia da un punto di vista ammnistrativo che commerciale. Si occupa infatti sia del recupero dei crediti, che del contenzioso, ma anche di fare in modo che i rischi siano minimi. Si tratta di una figura professionale specializzata e ben remunerata.
Un credit manager cura dunque i rapporti con le banche, gestisce il credito dell’azienda, risolve le crisi di liquidità della stessa e controlla quanto il cliente sia solvibile.
Formazione
Laurea in materie economiche o giuridiche ed adeguate conoscenze dei sistemi di credito e del mondo delle banche oltre al diritto privato.
Risulta essere molto importante la conoscenza delle lingue e dei mercati di riferimento ed acquisire un’adeguata preparazione pratica e teorica in tecnica finanziaria, analisi commerciale. Nonostante non esista un percorso formativo specifico è necessario acquisire tutte queste competenze per lo svolgimento della professione. In Italia il numero dei credit manager è ancora basso ma è sicuramente destinato a crescere.