La Commissione Europea ha rilevato che la gestione annua di un conto corrente in Italia prevede un costo medio di circa 250 euro. Naturalmente i conti correnti hanno tutti caratteristiche diverse: se si opta per uno che offre soltanto i servizi essenziali si può arrivare a risparmiare anche fino a 100 euro. Se l’obiettivo è fare quadrare i conti al budget familiare, può essere opportuno “traslocare” il proprio conto corrente ad un’altra banca che offra condizioni più vantaggiose.
Pare che circa 4,4 milioni di correntisti italiani abbia cambiato istituto di credito in un anno, ovvero il 13,1% di chi possiede un conto corrente. La prima cosa da fare è capire quali sono i servizi bancari che si utilizzano più frequentemente e che incidono sul costo complessivo di gestione.
Basta osservare gli estratti conto recenti per rendersi subito conto di quale siano le operazioni effettuate più di frequente: prelievi al bancomat, emissione di assegni, utilizzo della carta di credito. Si possono raccogliere informazioni sia sui siti internet delle banche, sia presso le filiali. Non esiste comunque il conto corrente più conveniente di altri: piuttosto si può scegliere quello più adatto alle proprie esigenze e ridurre i consumi di gestione.
Spostare il conto corrente è semplice. Per prima cosa bisogna inviare una lettera per chiusura del conto corrente bancario alla vecchia banca.
Alla nuova banca va inoltrata la richiesta di trasferire sul conto corrente l’accredito dello stipendio o della pensione, o i bonifici continuativi disposti per pagare le rate dell’affitto o le bollette. Questo è il servizio di “trasferibilità delle domiciliazioni Rid”, che consiste nella compilazione di un apposito modulo in cui va indicata la data a partire dalla quale devono essere addebitate sul nuovo conto corrente e la data entro cui la vecchia banca è autorizzata a compiere eventuali pagamenti. Con la compilazione di tale modulo si autorizza la nuova banca a concludere il trasferimento in atto. Con una raccomandata andrà richiesto alla nuova banca di chiudere definitivamente il vecchio conto corrente. Attenzione al saldo del vecchio conto: verificate che basti, per esempio, alla copertura di eventuali assegni emessi ma non ancora incassati.
Se bisogna spostare sul nuovo conto anche azioni, titoli ed obbligazioni, basta compilare un modulo e la nuova banca si occuperà di farlo. Se si vuole traslocare anche un mutuo, in genere entro dieci giorni dalla richiesta si può conoscere la data di trasferimento al nuovo istituto di credito. Cambiare conto corrente non costa nulla: in qualunque momento il consumatore è libero di recedere senza sostenere alcuna spesa di chiusura e senza addebito di costi per i servizi aggiuntivi richiesti nel momento in cui il rapporto si estingue.
Lo stabilisce l’art. 118 del Testo Unico bancario. Per concludere definitivamente il passaggio in genere servono due mesi, ma i tempi sono legati al tipo di conto e ai servizi previsti. Se durante l’operazione di trasferimento si verifica qualche problema, si può inoltrare una lettera di reclamo alla banca o anche una mail di richiamo, a cui la banca deve rispondere entro i 30 giorni successivi.
I vantaggi del trasferimento aumentano se si passa da un conto tradizionale ad uno online: in questo caso il risparmio si aggira intorno al 30%. Il fenomeno dell’Internet banking è in netto aumento: un cliente su tre accede ai servizi bancari anche tramite il web. Chi si collega alla banca virtuale senza file agli sportelli lo fa anche più volte alla settimana, e si dichiara molto soddisfatto di questo servizio.