Un condominio genera come è logico dei conflitti. Non è infatti facile stabilire per tutti le regole per le zone comuni, anzi spesso non si trovano soluzioni e si generano contrasti che però devono essere superati per vivere bene in comune.
I contrasti più comuni si generano sulle modalità di utilizzo delle parti comuni, come l’orario di gioco per i bimbi, la divisione delle spese da affrontare ecc.
Per superare queste cose occorre controllare il regolamento di condominio, obbligatorio come stabilito dalla legge tramite il codice civile nell’articolo 1138, Quando in un edificio il numero dei condomini è superiore ai dieci, deve essere formato un regolamento.
Una volta trovato il punto si può pretendere che questo venga rispettato, oppure, se si è contrari, si possono trovare altri condomini d’accordo con noi sul cambiamento e presentare una revisione dello stesso all’assemblea di condominio. Se si ha la maggioranza si può cambiare quel punto del regolamento condominiale a nostro favore, altrimenti saremo costretti a rispettarlo.
Se non esiste un regolamento di condominio, l’unica legge a cui possiamo appellarci è il codice civile, e questo dovrà essere fatto presente al nostro amministratore di condominio. In assemblea si deve comunque dirimere la controversia, in modo che si possa continuare a vivere tranquillamente in comune senza contrasti. Questo perchè è doveroso avere delle regole per vivere e superare i conflitti che la società, anche nel suo microcosmo può sviluppare.