La scuola si trasforma in lusso, non è una previsione apocalittica ma la triste realtà che si trovano ad affrontare migliaia di famiglie alle prese con i costi dei libri scolastici e altro materiale didattico e non. Non bastassero gli aumenti delle tasse per le università, ci si mette anche la scuola dell’obbligo a gravare sui bilanci. I prezzi crescono sempre più, spesso in maniera indiscriminata, e il grande interrogativo è come fare per risparmiare.
Gli aumenti sono in parte dovuti alle case editrici che ogni anno rinnovano il parco libri giustificando il tutto con marginali aggiunte o revisioni e costringendo di fatto all’acquisto delle nuove edizioni, dall’altro da alcuni decreti dello Stato, che di fatto aumentano il tetto di spesa di tutte le scuole, con buona pace delle associazioni dei consumatori.
Tra questi, il Codacons ha fatto sentire la sua voce contro gli aumenti: “Il ministero negli anni scorsi aveva sbandierato la riduzione della spesa per le famiglie grazie all’adozione di libri di testo in formato misto o interamente scaricabile da internet e grazie al blocco dei libri. Era stato il ministero dell’Istruzione ad annunciare che le famiglie avrebbero speso per i libri il 30% in meno nell’arco dei 3 anni. Ebbene i 3 anni sono passati, ma invece di diminuire, il prezzo dei libri è di nuovo immancabilmente aumentato”.
Come se non bastasse, gli aumenti risultano maggiori dei 6 euro previsti teoricamente dal ministro negli allegati dei decreti, “dato che nei decreti stessi si consente già un ulteriore sforamento del 10%, per un aumento totale che puo’ arrivare, quindi, all’11,6%. Insomma una vera e propria stangata, considerato che per il liceo classico la spesa al terzo anno è già passata da 376 euro a 382 euro e che, se a questa cifra si aggiunge un ulteriore incremento del 10%, si arriva a una sberla aggiuntiva pari a 44 euro”.
La situazione appare poco rosea, insomma, anche se molti Comuni si stanno attrezzando con dei contributi appositi dedicati alle famiglie meno agiate. Per tutti gli altri non resta che ricorrere al mercato dell’usato, che consente spesso un risparmio a due cifre percentuali su libri di testo ancora “validi”. Il vero problema, come detto, è quello delle edizioni rinnovate ogni anno: i contenuti sono pressochè gli stessi ma spesso non vengono accettati dagli insegnanti (per la pressione delle case editrici stesse).
In attesa che anche le nostre scuole diventino davvero moderne grazie all’adozione degli ebook e dei testi multimediali, per comprare i libri nuovi risparmiando le soluzioni migliori sono la grande distribuzione e i negozi online. Tra sconti e iniziative promozionali, c’è anche una gradita novità per gli studenti universitari, alcuni ipermercati hanno iniziato a proporre sui propri scaffali anche i testi universitari, garantendo spesso sconti a due cifre, per un risparmio che si aggira intorno al 20% rispetto agli anni scorsi.