Il contratto di lavoro è un contratto a prestazioni bilaterali in cui il principale obbligo del lavoratore è, appunto, fornire la prestazione lavorativa secondo i termini stabiliti, e la principale obbligazione del datore di lavoro è quello di pagare la retribuzione pattuita.
Si tratta di un contratto tipico, ossia regolato espressamente dalla legge, e obbligatoriamente oneroso. Nel caso in cui, per paradosso, non fosse stata prevista alcuna retribuzione dalle parti, questa sarà infatti determinata dal giudice, ex art. 2009 del codice civile.
Il contratto di lavoro può essere individuale, ossia scritto in accordo dal singolo datore di lavoro ed il singolo lavoratore, ovviamente nel rispetto delle obbligazioni previste dalla legge.
Tuttavia, la maggior parte dei rapporti di lavoro in Italia sono regolati da un contratto collettivo nazionale di lavoro, detto anche CCNL, ossia da un contratto redatto a livello nazionale dai sndacati da una parte ed un’associazioe di categoria dall’altra.
Il contratto di lavoro contiene in ogni caso tutti gli elementi necessari alla regolamentazione del rapporto di lavoro intercorrente tra datore e dipendente. Tra gli elemnti principali, a puro titolo esemplificativo, il contratto di lavoro deve contenere le regole su
Orario di lavoro.
Assenze dal lavoro.
Ferie.
Permessi.
Inquadramento.
Termini del periodo di prova.
Periodo di preavviso per le dimissioni, relativamente al quale è possibile leggere di più in questa pagina su Letteradidimissioni.net.
Trasferimenti.
Trasferte.
Tra i CCNL più diffusi, possiamo citare il contratto nazionale del commercio ed il contratto nazionale dei metalmeccanici.