Per tutti i contratti stipulati fuori sede, nel luogo di lavoro del risparmiatore o nella sua abitazione, il firmatario ha sette giorni per avvalersi della facoltà di ripensamento, che gli permette di annullare il contratto senza spese. Ma come comportarsi nel caso di perdite economiche dovute ad investimenti sbagliati, azioni, fondi ecc., effettuati dai propri consulenti finanziari.
Bisogna prima di tutto esaminare con cura il contratto firmato, perchè da quelle clausole si ha la possibilità di recedere o di rimanere legati al proprio agente qualsiasi cosa succeda.
Più il rischio è alto, più c’è la possibilità di guadagnare, o di perdere tutto. Queste sono le regole del mercato. Quindi se non si vuole rischiare troppo, si avrà la possibilità solo di guadagnare cifre irrisorie. Ma se si rischia si sa, la fortuna aiuta gli audaci, certo al fortuna è un parametro statistcio veramente irrisorio, ma non per questo bisogna pensare che non ci sia, a volte potrebbe valere la differenza tra un grande investimento e una piccola rendita.
L’investimento si basa quindi sempre e comunque sul rischio, o sulla possibilità di questo. L’unico modo per limitare i rischi di investimento, è quello di diversificare gli investimenti, investendo il denaro che si possiede in più ambiti, in modo da non rischiare di perdere tutto per una cosa che inizia ad andare male.
L’investitore ha comunque il diritto di chiedere alla propria banca o all’intermediario finanziario l’annullamento del contratto e il risarcimento danni materiali, se l’investimento viene giudicato troppo folle, quindi in caso di una gestione negativa del capitale che gli è stato affidato.
La banca ha 90 giorni per rispondere sulla faccenda, e in caso di non risposta o di risposta negativa, il cliente può rivolgersi al proprio legale o all’Arbitro Bancario Finanziario.
In propria difesa la banca, o l’intermediario finanziario, può dimostrare al cliente o al giudice o all’Arbitro Bancario Finanziario, di aver agito nel migliore dei modi e di aver perso il capitale che gli era stato affidato solo a causa dell’andamento del mercato.