La partita IVA è costituita da un codice di 11 cifre e serve ad identificare legalmente e fiscalmente in modo univoco un soggetto, persona fisica o giuridica, che intende avviare un’attività autonoma.
L’apertura della partita Iva è di fatto un passo obbligato per esercitare qualsiasi attività in proprio, a meno che non si tratti di attività occasionali.
Per aprire la partita IVA si utilizza la cosiddetta Comunicazione Unica, che permette di raggruppare tutte le modulistiche necessarie all’avvio dell’attività e di effettuare un unico invio ai diversi soggetti coinvolti.
La comunicazione unica permette una grande semplificazione di tutto l’iter amministrativo, perché con essa non solo si richiedono il numero di Partita Iva ed il codice fiscale, ma si espletano anche gli altri obblighi di legge necessari, come l’iscrizione al registro delle imprese, l’apertura della posizione assicurativa Inail e l’iscrizione all’INPS.
I soggetti che non sono tenuti all’iscrizione al Registro delle Imprese o al Registro delle notizie Economiche e Amministrative (REA) non sono obbligat all’utilizzo della Comunicazione Unica e possono optare per la presentazione di un modulo che nel caso di persone fisiche è il modello AA9/11, mentre nel caso delle società è il modello AA7/2010.
Dopo l’apertura, ogni titolare di partita Iva è sottoposto ad alcuni obblighi di legge, tra cui principalmente:
Emettere fattura per ogni operazione economica, aggiungendo l’IVA secondo l’aliquota ordinaria o, in caso, con l’aliquota agevolata
Registrare tutte le fatture, sia attive che passive
Effettuare periodicamente la dichiarazione dell’Iva, con relativi versamento o liquidazione secondo il principio di compensazione
La partita IVA è utilizzata in tutta Europa, anche se per effettuare operazioni tra diversi Paesi europei è necessario possedere una Partita IVA Comunitaria, che significa aver richiesto esplicitamente l’autorizzazione per operazioni intracomunitarie ed essere di conseguenza iscritti in un apposito albo.