L’operazione pronti contro termine (P/t) costituisce un utile strumento di finanziamento e di investimento a breve periodo, realizzato tramite lo scambio temporaneo di titoli a reddito fisso, in specie titoli di Stato.
Il pronti contro termine è di finanziamento per chi ha bisogno di liquidità; in tal caso, se possiede dei titoli, può cederli
temporaneamente a chi invece ha un eccesso di liquidità, impegnandosi contemporaneamente a riacquistarli dallo stesso
compratore, nella medesima quantità e della stessa qualità, in una data successiva, a un prezzo determinato, che ovviamente è superiore al prezzo ricevuto.
Il prezzo di riacquisto viene infatti calcolato applicando al prezzo iniziale il tasso di interesse di mercato al momento
della vendita, rapportato alla frazione di anno rappresentata dalla durata dell’operazione.
In pratica, il pronti contro termine di finanziamento consente al possessore di titoli di ottenere la liquidità necessaria
senza perdere definitivamente la proprietà degli strumenti finanziari ceduti, ma di rientrarne in possesso una volta venuta meno la situazione di crisi di liquidità.
Il P/t è viceversa un’operazione di investimento a breve per chi cede liquidità. Al pari di ogni altro investimento, anche
questo infatti procura all’investitore il pagamento di un interesse, pari alla differenza tra il prezzo di vendita dei titoli
alla scadenza del contratto e il minor prezzo a cui inizialmente sono stati acquistati.
Il pronti contro termine viene generalmente stipulato dalle banche con la clientela. In tal caso, le banche lo usano come
forma di finanziamento, e i clienti come mezzo di investimento. Il P/t viene spesso stipulato fra le banche stesse come
strumento di finanziamento o investimento di temporanei squilibri di Tesoreria.